Biofilia

Hai mai sentito prima questo termine? 

Ti sei mai chiesto a cosa serve tutto ciò che fai, le tue scelte, la cura che dedichi a te stesso e a chi ami, tutti i tuoi percorsi di crescita personale, di esplorazione nella tua psiche e nel tuo corpo, finanche le tue azioni più quotidiane e banali? 

A stare bene? 

A guarire? 

A sopravvivere?


Introduzione al convegno

Noi esseri umani abbiamo necessità di sentirci vivi, partecipi alla vita, in tutte le sue manifestazioni, e di rendere possibile che la vita si esprima in noi.

Questa è la Biofilia, l’amore per la vita e la nostra tendenza innata a interessarci alla vita e ai processi vitali.

Secondo gli esperti, entro il 2050 sette persone su dieci vivranno in aree urbane, lontane da ogni contatto con la natura selvatica.

Stiamo costruendo vite che fanno apparentemente a meno del contatto con la natura, o, se lo includono, prevalentemente lo fanno per utilizzarne le “risorse”. 

A volte ci dimentichiamo che noi siamo natura. Pensiamo che la natura sia un altrove in cui andare a fare gite domenicali. La natura è ciò che ancora regola in noi le funzioni vitali e orienta a un livello molto profondo i nostri comportamenti. Siamo dotati di una sapienza primitiva che risiede nel selvatico, e che ci ha permesso di vivere, sentire, imparare e crescere, in oltre 300 mila anni di evoluzione, a contatto con la terra, con tutti gli esseri viventi e con gli elementi della vita (aria, acqua, fuoco, terra, anima, spirito, corpo, mente, emozioni). 

Con questo convegno vogliamo indagare e rendere omaggio a questa visione biofila, in cui la vita e il mondo sono un organismo vivente, in continuo scambio, comunicazione, interconnessione e InterEssere, e in cui noi esseri umani siamo invitati a unirci al resto della Creazione nella celebrazione del nostro amore per la vita di cui siamo, tutte e tutti, manifestazione.


GIORNO UNO

Biofilia: uno stato di coscienza co(ll)nnettiva


Il nostro cuore anela a tornare a casa, quella casa in cui sentiamo che facciamo parte di qualcosa di più grande di noi, e che è a sua volta parte di noi.


Le parole di Guido Dalla Casa, Etain Addey e Bayo Akomolafe ci aprono visioni e sentieri lungo questo nòstos avventuroso e appassionante verso il nostro innato amore per la Vita.

Selvaticissimo me nell'era digitale

La sopravvivenza di qualsiasi creatura dipende da tutti gli esseri e le forze che la circondano. In questa giornata andiamo ad esplorare come non solo la sopravvivenza ma anche la super-vivenza, il benessere individuale e collettivo, necessitano della connessione con il selvatico per fiorire. 


Le nostre guide in questa esplorazione saranno Michel Odent, Clara Scropetta, Geoffrey McMullan, Lucilla Satanassi e Hubert Bösch.




Pedagogia del selvatico e formazione personale

Può capitare di sentirci perse/i quando ci avventuriamo nel mondo naturale che siamo, che custodiamo dentro e che ci circonda.

I nostri timidi passi di riavvicinamento al selvatico spesso richiedono un accompagnamento. Oggi Ilaria D'Aprile, Chiara Milazzo e Christian Mancini portano la loro esperienza di come si può stare accanto ad altri esseri umani, grandi e piccoli, che si inoltrano in questi vasto territorio.

Guido Dalla Casa

Nato nel 1936 a Bologna, dove ha frequentato il Liceo Scientifico e si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica.

Dal 1959 al 1997 ha svolto la sua attività lavorativa presso l’ENEL nelle aree tecnica e commerciale della distribuzione, nelle sedi di Torino, Vercelli, Milano e Brescia.

Ora è in quiescenza e vive a Milano, dove fa parte del Gruppo Ecologia ed Energia dell’ALDAI.

Dal 1970 circa si interessa di filosofia dell’ecologia e di filosofie orientali e native.

Ha pubblicato alcuni libri:

L’ultima scimmia (1975) e Guida alla sopravvivenza (1983) per la Casa Editrice MEB, Verso una cultura ecologica (1990) ed Ecologia Profonda (1996) per la Casa Editrice PANGEA, oltre a numerosi articoli su varie Riviste, quasi tutti su argomenti di ecologia profonda.


Etain Addey

Nata nel 1948 a Salisbury (Inghilterra), da quarant’anni cura un piccolo podere negli Appennini centrali, in Umbria, insieme al compagno Martino.

I venti ettari di bosco e pascolo, la vigna, l’uliveto, quattro orti biologici e molti alberi da frutta hanno provveduto al sostentamento della famiglia. I tre figli hanno studiato a casa, condividendo il luogo con le pecore da latte, i cavalli, gli asini, le galline e con gli animali selvatici del posto: cinghiali, volpi, istrici, caprioli e cervi.


Etain ha scritto tre libri in cui racconta la vita al podere e le cose che in questi anni ha imparato dalla rete di vita più ampia che il luogo ospita: 

Una gioia silenziosa (Ellin Selae 2003), Acque profonde (FioriGialli 2009) e La vita della giumenta bianca (Edizioni Magi, 2015) che sono stati poi pubblicati in inglese da Eyebright Books (A Silent Joy, 2010, From the Deep Well, 2016 e The Life of the White Mare, 2020).


Per vent’anni ha gestito il mercatino locale ed è una dei soci fondatori del gruppo bioregionale italiano, Sentiero Bioregionale (www.sentierobioregionale.org)

Bayo Akomolafe

Bayo Akomolafe

Ha le sue radici nel popolo Yoruba, è padre di Alethea e Kyah, grato compagno di vita di Ije, figlio e fratello. È un oratore di fama internazionale, pensatore, poeta, insegnante, intellettuale pubblico, saggista e autore di due libri, These Wilds Beyond our Fences: Letters to My Daughter on Humanity's Search for Home (North Atlantic Books) e We Will Tell our Own Story: The Lions of Africa Speak.

Bayo è il fondatore dell'Emergence Network e conduttore del corso online di post-attivismo We Will Dance with Mountains. Attualmente tiene lezioni al Pacifica Graduate Institute (California) e alla University of Vermont.

Fa parte del consiglio di amministrazione di molte organizzazioni, tra cui Science and Non-Duality (Stati Uniti) e Local Futures (Australia).

Nel luglio 2022 è stato nominato per la prima volta Global Senior Fellow dell'Othering and Belonging Institute dell'Università della California (Berkeley).

È stato inoltre nominato Senior Fellow del New Institute di Amburgo (Germania).

www.bayoakomolafe.net
www.emergencenetwork.org

Michel Odent e Clara Scropetta

Michel è nato in Francia nel 1930, e ha studiato medicina a Parigi e si è formato come chirurgo. È stato presentato su Lancet come "uno degli ultimi veri chirurghi generali".

Il dottor Odent è stato responsabile dei reparti di chirurgia e maternità dell'ospedale di Pithiviers (Francia) dal 1962 al 1985, dove ha sviluppato un interesse particolare per i fattori ambientali che influenzano il processo di nascita.

Ha introdotto concetti come le sale parto simili a stanze di casa, le piscine per il parto negli ospedali e le sessioni di canto per le donne in gravidanza. Dopo la carriera ospedaliera si è dedicato al parto a domicilio. Ha fondato il Primal Health Research Centre a Londra e ha creato un database (primalhealthhresearch.org) per raccogliere studi epidemiologici.

Questi studi esplorano le correlazioni tra ciò che accade durante il "periodo primale" e la salute successiva. Odent è autore di 13 libri pubblicati in 22 lingue. Nei suoi libri fa costantemente riferimento al concetto di riduzione dell'attività neocorticale come chiave per riscoprire i bisogni fondamentali delle donne che partoriscono.

Clara è nata a Trieste nel 1966, chimica farmaceutica, dal 2000 si dedica con passione alla protezione del primo periodo della vita, ovvero a come si costruisce la salute, e più in generale alla protezione dei processi di crescita, apprendimento, guarigione lungo tutto l’arco della vita, ovvero di come si resta in salute.

Autrice di Accanto alla Madre (Terranuova, 2013), traduttrice di vari titoli significativi (Michel Odent, Willi Maurer, Kerstin Uvnas-Moberg, Thomas Harms), interprete di Michel Odent, cofondatrice dell’Ass. Un Certain Regard

Geoffrey McMullan

Nato a Belfast, ha prestato servizio per 22 anni nelle forze armate britanniche. Molte delle tecniche speciali di sopravvivenza le ha apprese nella “International long range Patrol School” situata in Germania. Alla fine del suo periodo militare ha lavorato per “Raleigh international” a Belize dove ha imparato tecniche outdoor dal famoso esperto Winston.


Nel 2008 ha concluso il master universitario in Psicologia delle Dipendenze e Counseling nell’abuso e nella dipendenza.

Il titolo della sua tesi è stato “Exploring how people with Addiction Experienced Nature Awareness as a Therapeutic Intervention” (Esplorare l’esperienza di connessione con la natura come supporto efficace al lavoro terapeutico).

Da molti anni Geoffrey usa la “cosapevolezza naturale” per accompagnare le persone con problematiche di abuso e dipendenze. Il suo lavoro è trovare insieme ai suoi utenti un'intima alleanza con la Natura Selvatica che insieme al suo approccio affianca potentemente il processo di autoguarigione.
La passione di Geoffrey è la relazione con la Natura e questa la trasmette fortemente nelle sue lezioni.

Ad oggi sente forte l’importanza dell’apprendimento permanente e così lavora in continuazione su di sé, sia da un punto di vista professionale che da quello più intimo e personale.

Lucilla Satanassi e Huberto Bösch

Lucilla da sempre votata alla passione e all'incanto per le piante, grazie anche alla famiglia e alla scelta della vita in campagna, ha una laurea in Scienze Agrarie con una tesi sperimentale sull'utilizzo delle erbe in agricoltura. Negli anni '80 ha seguito i corsi innovativi di agricoltura biologica e biodinamica e ha lavorato come tecnico di agricoltura bio presso l'AIAB. Per alcuni anni è stata a capo di un laboratorio di fitopreparazione e ha diretto le coltivazioni officinali di tutto il territorio della Comunità Montana locale. In qualità di erborista e appassionata ricercatrice, insegna presso la scuola di Naturopatia di Riza e tiene corsi in tutta Italia come esperta di agricoltura biologica, naturopata e floriterapeuta.


La dimestichezza di Hubert Bösch con le erbe inizia da bambino osservando il nonno, il padre e altri conoscenti usarle per alcuni disturbi. Inizia così a studiarle sistematicamente, cominciando a raccoglierle e consigliarle. Vivendo immerso nella natura, nei pressi di un paese austriaco, ne approfondisce lo studio e in particolare conduce ricerche sulle erbe, l’acqua, le forze sottili e la bioenergia. Partecipa allo sviluppo di una linea di cosmetici naturali da cui nasce l’azienda Sternhof, in Austria. Scrive, in lingua tedesca, alcuni libri che si occupano di autosufficienza e utilizzo delle erbe, oltre ai numerosi articoli per la rivista “Lichtheimat”. La vita lo porta in Italia dove si dedica allo studio dell’omeopatia e alla ricerca inerente le pratiche vibrazionali in agricoltura.


Lucilla e Hubert hanno fondato insieme
Remedia Erbe, un marchio che da anni coltiva, raccoglie e trasforma piante officinali per il benessere, la salute e la bellezza.



Ilaria d'Aprile

Presidente di ESSERE TERRA, è esperta in educazione alla sostenibilità e educazione
all’aperto. Convinta sostenitrice dell’outdoor education nella scuola pubblica forma e guida docenti e alunni
nella diffusione delle sue pratiche. Ha scritto Verso un'educazione sostenibile, 2010;
Abbecedario verde. Salvare la Terra partendo dalla scuola (2011) e
Apprendere con gioia. Outdoor education nei cortili scolastici, (2020)P

Chiara Milazzo

Insegnante di scuola primaria a Genova. Nel 2021 fa partire la sperimentazione Fuoriclasse presso l'Istituto Comprensivo Pegli. Già Tutor del corso di Scienze della Formazione e del corso di Specializzazione per il sostegno ad alunni con disabilità presso il DISFOR, è facilitatrice e formatrice nazionale per la Rete di scuole all'aperto. 

Christian Mancini

è un ecologo, educatore esperienziale ed esperto di biofilia. Lavora dal 2011 nell'ambito della formazione esperienziale, la facilitazione dei gruppi di lavoro e nella consulenza per progetti di pedagogia in Natura. Considera la formazione in natura come processo di trasformazione graduale da ego a eco, da individuo separato a parte consapevole della rete interdipendente della vita, da controllo a prendersi cura, da dominio a dialogo mutuo.

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